FESTIVAL DI SCENA A FASANO
Al festival 'Di scena a Fasano' torna Molière
La compagnia Gad Città di Trento ha portato in scena la commedia degli inganni, simbolo del teatro del Seicento
Fasano - Sabato 30 ottobre è andato in scena il quarto spettacolo in gara alla dodicesima edizione del festival “Di scena a Fasano”, organizzato dal GAT “Peppino Mancini”, ormai uno dei festival a sostegno del teatro amatoriale tra i più apprezzati su tutto il territorio nazionale.
Protagonista di questo appuntamento, la compagnia Gad Città di Trento, in scena con un classico in due atti di Molière “Il medico per forza”, commedia del 1666 recitata per la prima volta in presenza di Sua Maestà Luigi XIV, il Re Sole, con vivo successo e apprezzamento del pubblico. A circa 350 anni di distanza la compagnia ha dimostrato come i meccanismi e i temi della satira siano ancora estremamente attuali e come un linguaggio ancora così caro alla Commedia dell'Arte, abbia il potere di affascinare il pubblico presente.
Il soggetto, tratto da un breve racconto in versi dalla trama semplice e divertente, è una delle opere più rappresentate del commediografo francese che inventa una vera e propria “macchina della risata”.
Tema portante, come annuncia il titolo, è la satira sui dottori e sulla scienza medica, tema particolarmente caro a Molière. La commedia presenta inganni, travestimenti, bugie, amori e una presa in giro dell'autorità, con al centro la polemica e la critica feroce al mondo della medicina e alla figura del medico opportunista con invito dell'autore a non fidarsi di quegli imbroglioni che strumentalizzano la cultura per raggiungere obiettivi disonesti.
Lo spettacolo ha dei chiari rimandi alla commedia dell'arte, ad esempio nella presenza di zanni, servi di scena, come anche nella scelta di costumi e scenografie funzionali agli incastri scenici. Non mancano rimandi al melodramma con l'inserimento nel testo di musiche operistiche. Otto gli attori in scena diretti da Alberto Uez: un esilarante Sganarello, interpretato da Simone Crespiatico, affiancato da Doria Mariotti nel ruolo di sua moglie Martina. Immancabili ruoli tipici del teatro del Seicento come il giovane innamorato Leandro, interpretato da Lorenzo Betti, l'avvenente balia Agnese interpretata da Ilenia Mangano e il nobile Geronte interpretato da Bruno Vanzo. Completano il cast Giovanna Tommasi, Andrea Moauro, Giovanni Russo, Ester Trenti che si alternano con dimestichezza in tutti i restanti ruoli richiesti dalla storia.
Lo spettacolo è stata una bella occasione per dare uno sguardo ad un classico della messa in scena che risuona sempre attuale abbattendo, come spesso il teatro sa fare, ogni barriera di spazio e tempo.
Prossimo appuntamento con il festival, sabato 6 novembre con la Compagnia “Giardini dell'arte” di Firenze che presenta lo spettacolo “Signorina Julie” di August Strindberg. Regia di Marco Lombardi. Sipario ore 21.00.
di Redazione
01/11/2021 alle 09:29:37
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